Chiamata anche “erba degli angeli”, l’angelica (nome botanico: Angelica officinalis, Archangelica officinalis) è originaria dei paesi freddi dell’Europa del Nord, dove è conosciuta come antidoto contro i reumatismi e i malanni causati dai climi rigidi dell’emisfero settentrionale.
Si trova anche in Italia, anche se mai abbondante, sparsa qua e là nei luoghi umidi della zona submontana. Come erba aromatica l’angelica non sembra abbia una lunga storia (probabilmente compare solo nel XV secolo); di certo veniva usata in Inghilterra nel XVI secolo ed attualmente la si coltiva a livello commerciale in molti paesi europei, specialmente in Germania e in Francia.
Nessuno sa perché quest’erba in quasi tutti i linguaggi europei è collegata agli angeli; un’antica leggenda afferma che sia stato lo stesso arcangelo Raffaele a farne conoscere l’uso agli uomini; in antichi testi, inoltre, le si attribuisce il potere di liberare dal malocchio e di guarire una vasta gamma di patologie.
Nel passato le sue radici ed i suoi semi venivano bruciati nelle case per diffondere il loro dolce profumo e, durante la peste, le radici venivano masticate in modo da tener lontano il morbo e talvolta persino per curarlo.
L’angelica è una pianta perenne dal fusto grosso e ramificato di color rossiccio; le radici sono bianche esternamente e grigie internamente; le foglie sono più chiare nella parte inferiore, divise in due o tre segmenti fogliari dentati di color rosso verdastro.
Si tratta di una pianta ricca di olio essenziale, derivati della cumarina, tannino, resine, principi amari e zuccherini, pectina ed acidi aromatici.
In campo medicinale il suo utilizzo era molto frequente in passato ed è continuato fino ai nostri giorni, in quanto possiede notevoli proprietà toniche, antispasmodiche, digestive e calmanti; ha inoltre la capacità di riscaldare il corpo ed è quindi utile in tutte le affezioni da raffreddamento.
Il suo infuso, oltre ad avere un effetto tranquillante, calma i dolori mestruali e il mal di testa, ed agevola la digestione; aggiunto all’acqua del bagno aiuta a combattere i dolori muscolari, reumatici e nevralgici.
Per combattere l’influenza si consiglia l’assunzione di un infuso di foglie (nella quantità di circa 20 grammi per ogni tazza d’acqua) per due volte al giorno. Per stimolare l’appetito, invece, ottimale è il decotto di radice (circa 5 grammi), la quale deve venir sminuzzata e fatta bollire per 4 minuti; dopo aver lasciato riposare il preparato per un quarto d’ora, se ne prende una tazza mezz’ora prima di ciascun pasto.
Contro la diarrea si consiglia di preparare un succo, spremendo 15 grammi di semi, da assumere 3 o 4 volte al giorno senza dolcificare.
L’angelica trova poi impiego nella preparazione (anche industriale) di dolci e liquori (amari a base di erbe) e, in percentuali molto ridotte, viene usata per dare aroma al tabacco da fiuto.