Originario dell’Asia tropicale, il carcadé (o karkadé) (nome botanico: Hibiscus sabdariffa) è una pianta cespugliosa del genere Hibiscus, che raggiunge un’altezza che va dal metro al metro e mezzo.
Presenta fiori rossi a forma di calice con una corolla di color bianco, i quali sono polposi e aciduli e vengono talvolta utilizzati per aromatizzare marmellate, bibite rinfrescanti e vino, oppure per preparare un’ottima gelatina, dal sapore simile a quella di mirtilli. Il suo ciclo, nei paesi a clima caldo, dura 6-7 mesi: si semina di solito in luglio, fiorisce in ottobre e si raccolgono i fiori tra dicembre e gennaio: è un tipo di coltivazione temporanea, il cui prodotto si trova disponibile tutto l’anno.
I fiori essiccati possono venir conservati per un anno intero, in barattoli preferibilmente di vetro. All’epoca delle Sanzioni, in Italia si propose di sostituire l’esotico tè con il carcadé e la nuova bevanda ottenne allora un certo successo.
In India e nel sudest asiatico, il carcadé è un ingrediente importante nella composizione dei curry. Questa pianta ha ricevuto attualmente una considerevole attenzione da parte dei ricercatori di medicina naturale e di nutrizionismo, per le sue proprietà alimentari e terapeutiche e si è diffusa in molti luoghi del mondo (America centrale e meridionale, California e Florida).
Il carcadé (conosciuto in America del Sud come Flor de Jamaica) è ricco di preziosi sali minerali (ferro, calcio, fosforo), di proteine, di carboidrati, di vitamine (A, E, C), di acido ascorbico, di fibra e di sostanze antiossidanti come carotene e riboflavina. I fiori sono un eccellente tonico cardiaco ed hanno proprietà antiparassitarie, diuretiche, leggermente lassative, purificatrici del sangue, digestive e renali.
Negli ultimi anni la sua popolarità è in vertiginoso aumento per il fatto che viene impiegata con grande successo per diminuire il peso corporeo, per mantener controllato il grado di colesterolo e di trigliceridi e per regolare la produzione dell’insulina nei casi di diabete; è stato recentemente accertato, inoltre, che il suo consumo frequente diminuisce la probabilità dell’insorgenza di problemi alla prostata.
Il carcadé viene assunto tradizionalmente sotto forma di infuso o tè, preparato impiegando 10-12 fiori secchi per ogni litro d’acqua bollente; si deve lasciar riposare per 10 minuti circa e si può dolcificare a piacere con del miele d’api. Questa tisana, la quale ha un colore rossastro ed un aroma leggermente acido ma gradevole, sembra abbia altresì proprietà calmanti e che aiuti a diminuire lo stress nervoso.
Considerate le sue numerose proprietà e la qualità delle stesse, si comprendono bene i motivi della sua attuale fortuna e si consiglia vivamente di far rientrare il consumo di carcadé tra le proprie abitudini alimentari quotidiane.