Il luppolo (nome botanico: Humulus lupulus) è un noto rampicante che cresce spontaneo nelle regioni settentrionali a clima temperato. Di certo veniva utilizzato anticamente dai romani e la sua fama brilla tutt’ora in virtù del fatto che esso costituisce un ingrediente essenziale della birra. Si tratta di una pianta assai rustica, dal sapore amaro, molto diffusa in Italia settentrionale, nei luoghi freschi di pianura e collina, nelle radure boscose e lungo le siepi. Talvolta viene anche coltivata nei giardini a scopo ornamentale.
Appartenente alla famiglia botanica delle cannabinacee, è una pianta perenne, con fusto angoloso, volubile, fragile e ricoperto di peli ruvidi; le foglie picciolate sono divise in lobi acuti e dentati e sono di color verde intenso.
I fiori compaiono nella stagione estiva: quelli maschili sono di color bianco verdognolo, mentre i fiori femminili sono piccoli, verdi, a forma di pigna; questi ultimi contengono resine e sostanze aromatiche amare, alcune delle quali hanno un effetto leggermente narcotico. Queste pigne (o coni) si raccolgono ad estate inoltrata e si dovranno essiccare a strati in un luogo ombroso e quindi si dovranno battere perché lascino cadere dei granellini, il luppolino, che andrà conservato in vasi scuri al riparo dalla luce.
Ai fini del consumo alimentare invece si raccolgono i giovani e succosi germogli apicali, i quali si mangiano come verdure, al pari degli asparagi (sono chiamati anche ”bruscandoli”) in quasi tutti i paesi in cui si coltiva il luppolo, e vengono preparati con burro e crema come guarnizione ed aggiunti a risotti e minestre.
In virtù delle sue preziose componenti essenziali, il luppolo è sovente utilizzato come medicamento naturale: esso presenta proprietà energetiche, emmenagoghe , toniche e sedative. L’olio essenziale conferisce alla pianta un sapore molto amarognolo, ma tuttavia piacevole. In caso di insonnia, nervosismo, eccitabilità sessuale e inappetenza può essere somministrato mediante polvere, infuso o decotto.
Per curare l’insonnia è possibile preparare un decotto molto semplice, utilizzando un cucchiaio di infiorescenze in circa 100 grammi d’acqua bollente: dolcificato con miele, va bevuto la sera prima di coricarsi. Il decotto è molto utile anche per lenire i fastidi provocati da una digestione difficile: si fanno bollire per due minuti 15 grammi circa di fiori e se ne prende una tazzina alla fine dei pasti, fino a quando non cesserà il disturbo.
Contro il nervosismo, l’infuso di luppolo risulta essere molto efficace: si versa una tazza d’acqua bollente sopra una manciata di fiori e si lascia riposare un quarto d’ora: se ne prende una tazza 3 volte al giorno. Il più diffuso impiego del luppolo comunque resta quello riguardante la produzione della birra, alla quale viene aggiunto il decotto della pianta per conferire il classico sapore amaro, aiutare la chiarificazione ed impedirne l’acetificazione.