Siamo abituati a pensare all’aglio che vediamo in vendita nei negozi di frutta e verdura, ovvero pensiamo all’ Allium Satinum, ma in natura, con le stesse identiche proprietà dell’ Allium Satinum, sia a livello curativo che a livello aromatico, si trovano diversi tipi di aglio.
In primis, troviamo, molto diffuso in Italia, l’ Aglio Orsino, ovvero l’ Allium Ursinum, così chiamato perché pare sia una pianta gradita agli orsi.
L’ Aglio Orsino cresce in tutta Italia, ovunque ci siano prati e boschi umidi. Il bulbo è tipicamente molto più piccolo dell’ aglio comunemente utilizzato in cucina, ma altrettanto odoroso.
In più, cogliendolo fresco, si ha la possibilità di utilizzarne anche parte del fusto, altrettanto profumato.
Di aglio selvatico ne esistono diverse specie.
L’ Allium Vineale, o aglio delle vigne, anche chiamato pippolino, molto diffuso nei vigneti.
L’ Allium Victoriae, l’ aglio della vittoria, chiamato anche aglio serpentino che cresce nei prati lungo i pendii delle zone alpestri.
L’ Allium Scorodoprasmus, o aglio romano, anche chiamato aglietto d’ India, che cresce spontaneo nei prati ma a volte viene coltivato per la particolare delicatezza del sapore del bulbo.
A tutti i vari tipi di aglio selvatico, diffusi in tutto il nostro paese, normalmente ci si riferisce semplicemente col nome di aglio selvatico, senza distinzione fra le varie specie che sono diverse a seconda delle zone.
Tutti hanno in comune la particolarità di un aroma ben presente sia nel fusto che nelle foglie che, in molte zone, vengono utilizzate fresche, per dare sapore alle insalate di verdura o di legumi.